Lo Sri Lanka, chiamato amichevolmente la “lacrima dell’India” per via della sua conformazione, è un perfetto connubio per chi è alla ricerca di una vacanza di mare in abbinamento con una vacanza di impronta culturale.
Molti turisti la scelgono come seconda destinazione dopo un viaggio alle Maldive, come se lo Sri Lanka dovesse essere soltanto un’estensione al viaggio principale. Vi assicuriamo che non è così: il Paese ha tantissimo da offrire a chi lo visita, a cominciare dalle sue lunghe spiagge dorate che poco hanno da invidiare agli atolli poco distanti, per passare all’incredibile natura che la caratterizza, fino ai classici e rinomati massaggi ayurvedici che in queste zone hanno avuto origine. Il tutto, con forti caratterizzazioni dovute alla sua intensa storia, che l’ha segnata nel tempo, fino ad arrivare ai giorni nostri, compresa la guerra civile.
Vi abbiamo un po’ incuriosito? Prima di organizzare un viaggio, è bene essere informati su qual’è il periodo migliore per recarvici, onde evitare di incontrare piogge torrenziali e cicloni che possono rendere alquanto spiacevole la vacanza. Vediamo il clima dello Sri Lanka nel dettaglio e quali sono i periodi di alta e bassa stagione.
Il meteo dello Sri Lanka
Lo Sri Lanka è caratterizzato da un clima prevalentemente tropicale, con temperature ed un’umidità sempre molto elevate.
Quando i monsoni si abbattono sulle coste causano intense piogge e maltempo. Vediamo in dettaglio l’andamento dei monsoni sulle due coste dello Sri Lanka. Nel periodo che va da aprile a maggio, i monsoni scaricano le piogge sulle coste sud ovest, mentre tra ottobre e dicembre, l’isola è interessata dal monsone di ritorno che lo investe tutto senza grandi differenze tra una zona e l’altra. Un’altra fascia a forte rischio pioggia, soprattutto in estate è quella sud ovest, dove si trova la capitale Colombo.
Il Paese è interessato dai cicloni che possono riversarsi sulle sue coste durante tutto l’arco dell’anno anche se il periodo di maggiore intensità si registra tra aprile e dicembre.
Durante l’inverno, da dicembre a febbraio, le temperature oscillano tra i 24° e i 29°, mentre in estate salgono fino ai 33°C. Nel periodo che va da maggio a settembre, l’umidità è molto alta: in questo periodo si registrano numerose giornate particolarmente afose. Nel centro dell’isola, a mano a mano che l’altitudine sale, le temperature diventano leggermente meno tropicali e più miti: qui si registrano giornate con temperature abbastanza costanti sia d’inverno che d’estate che oscillano tra i 18° e i 30°.
La temperatura del mare è costante tutto l’anno, tra i 28° e i 30°. Lungo le coste il soleggiamento è sempre buono, soprattutto durante la stagione secca che in linea di massima va da gennaio ad aprile.
In conclusione il periodo migliore per visitare lo Sri Lanka è quello che va da gennaio ad aprile: viste le grosse differenze che intercorrono tra una costa e l’altra, il periodo più secco in assoluto è febbraio. Non è da escludere il periodo estivo, nei mesi tra luglio ed agosto: in questi mesi le piogge si arrestano leggermente per riprendere più intensamente verso settembre.
Alta e bassa stagione
Il periodo di alta stagione è quello invernale che va da gennaio ad aprile: è proprio in questo lasso di tempo che tutte le strutture effettuano prezzi più alti rispetto agli altri mesi dell’anno. Questo concetto è rafforzato dal fatto che lo Sri Lanka è considerata una meta da aggiungere ad un viaggio alle Maldive: proprio alle Maldive il periodo di altissima stagione è quello invernale che da dicembre a fine aprile considerato il periodo della stagione secca.
Il periodo di bassa stagione è quello delle piogge che va da maggio ad ottobre, con l’esclusione di luglio ed agosto, quando molte attività sono aperte con prezzi non del tutto economici. Sfruttare la bassa stagione e i prezzi economici per organizzare un tour nel Paese può essere rischioso, visto che non da escludere la probabilità di imbattersi in numerose giornate di pioggia torrenziale.
Eventi in Sri Lanka
Come in tutti Paesi orientali, anche in Sri Lanka troverete numerosi appuntamenti ed eventi a sfondo culturale e religioso. Molte feste variano in base al calendario buddista e non in base a quello astronomico, quindi prima di recarvi in un luogo per assistere ad un evento, è bene informarsi con un certo anticipo sulla data esatta.
Ad esempio, una delle feste buddiste più seguite è il Poya, che si tiene ogni mese durante il plenilunio: quella più sentita si svolge tra i mesi di gennaio e febbraio. Sempre a gennaio si svolge la festa della raccolta del riso, mentre il Thai Pongal è la festa dell’abbondanza e del raccolto festeggiata secondo i rituali hindù. Arriviamo nel mese di febbraio: il 4 troviamo il giorno della festa dell’indipendenza nazionale, celebrato un po’ ovunque in tutto il Paese. A marzo viene festeggiato il Maha Sivarathri, una ricorrenza della religione hindù.
Spostiamoci nel mese di aprile: circa a metà mese si volge la festa del Aluth Avurudhu. Si tratta del festeggiamento del Nuovo Anno secondo la religione hindù e quella buddista. Non a caso è molto sentita e partecipata dalla maggior parte degli abitanti del Paese. Successivamente i buddisti si preparano a festeggiare il Wesak, la nascita del Buddha: questa festa dura una settimana intera.
Altre due feste molto sentite e molto suggestive sono il Festival di Kataragama, dove i credenti hindù camminano su braci ardenti in segno di devozione, e la festa di Esala Perahera, ritenuta la più famosa del Paese dove si tengono lunghe processioni di persone ed elefanti: il tutto dura ben 11 giorni. Durante il mese di agosto si tengono altri due festival, mentre in ottobre è la volta della festa hinduista delle luci.