L’India è una nazione che il turismo internazionale sta (ri)scoprendo con interesse negli ultimi anni. Questo grande Stato asiatico, che conta più di un miliardo di abitanti, è uno dei più controversi ed eclettici che possano essere incontrati dal turista nostrano, è un posto che lascia sempre il segno.
In bilico tra un patrimonio paesaggistico lussureggiante, un’eredità storica da fare impallidire qualsiasi altro Stato, ed una povertà ai limiti del Terzo Mondo, l’India cerca disperatamente un riscatto, e per farlo punta essenzialmente sulle sue bellezze naturalistiche ed artistiche. A rigor del vero, questo enorme Stato, che racchiude in sé popolazioni, culture, idiomi e territori fra loro profondamente differenti, è ricco di spunti interessanti per chi sia alla ricerca di un viaggio fuori dagli schemi dell’ordinario.
Situazione Meteo dell’India
Data la collocazione geografica dell’India, prima di organizzare un viaggio verso questa destinazione è buona cosa conoscere con precisione le condizioni climatiche del luogo, nonché quali siano i mesi migliori e quelli peggiori per recarvisi.
L’India ha essenzialmente tre stagioni climatiche: l’estate, che inizia ad aprile e termina verso giugno; la stagione dei monsoni, che dura da giugno ad ottobre, ed infine quella invernale, che perdura da novembre fino al mese di marzo.
L’estensione territoriale dell’India fa sì che la pianificazione del viaggio debba tenere conto, come vedremo, anche della specifica zona che si intende visitare: un detto locale recita infatti che “L’India conosce tutti i climi” contemporaneamente, si intende.
La stagione estiva, che come abbiamo detto inizia verso aprile, è particolarmente fastidiosa ed insopportabile per gli occidentali che non vi siano abituati. Le temperature medie toccano anche i 40°, ma ciò che più rende irrespirabile l’aria è il tasso d’umidità alle stelle.
La stagione dei monsoni, che ha inizio verso giugno, porta con sé piogge violente ed intense, che spesso rendono difficile anche solo spostarsi da una città all’altra (anche a causa delle pessime condizioni delle strade). Di fatto, viaggiando in questa stagione, si corre il rischio di rimanere chiusi in albergo.
Se si decide di viaggiare nella zona dell’Himalaya la stagione migliore per farlo è quella fra aprile e novembre, dato che le estati sono fresche e molto meno piovose rispetto agli inverni.
Sulle cime della catena dell’Himalaya la temperatura tende a diminuire man mano che si sale, ma sul versante della catena le temperature non scendono mai sotto i 15 gradi in estate. Nel periodo estivo l’Altipiano del Ladakh conosce poche precipitazioni rispetto all’inverno, piuttosto piovoso e nevoso. Se si vuole sciare, i mesi migliori sono quelli compresi fra gennaio e marzo.
Il Nord dell’India conosce invece inverni abbastanza freschi ma mai gelidi, ed estati particolarmente calde fino a giugno. L’arrivo dei monsoni porta precipitazioni scarse, per cui la stagione estiva rimane quella migliore per visitare questa regione.
L’area centro-meridionale dell’India ha un clima tropicale, con inverni mai rigidi. Le coste orientali dell’India sono certamente quelle più interessate dalle violente piogge e dai monsoni, mentre l’estate è particolarmente calda nella zona interna.
Se si intende visitare la costa orientale, è meglio scegliere il periodo fra gennaio e febbraio, dato che gli inverni sono temperati e addirittura adatti per fare il bagno.
India: Alta e Bassa Stagione
Per quanto riguarda i prezzi, l’India è una meta piuttosto economica, e d’altronde non potrebbe che essere così dato che le strutture ricettive sono spesso mediocri e non sempre all’altezza degli standard igenico-sanitari occidentali, fatta eccezione per i grand hotel delle città.
È anche vero, però, che alcune regioni particolarmente ricche di attrattive artistiche e culturali o di luoghi di divertimento per giovani si sono attrezzate, negli ultimi anni, con strutture più moderne e sofisticate, come per esempio Goa.
Nell’India del Nord l’alta stagione va da ottobre a novembre, sulla catena dell’Himalaya invece la stagione più costosa è quella estiva, e nell’India del Sud essa va da dicembre a marzo. Indicativamente in questi periodi il prezzo delle camere d’albergo raddoppia (siamo comunque sempre all’interno di standard accettabili rispetto agli hotel europei), e l’affluenza turistica è particolarmente intensa, talora soffocante.
Nei periodi di bassa stagione si può arrivare a pagare stanze di hotel anche solo 10,00 € per notte (ovviamente non bisogna aspettarsi lussi!), o comunque restare nella soglia dei 30,00 € per notte.
Viaggiando in bassa stagione si ha inoltre la possibilità di rimanere più in contatto con la popolazione locale, anche se logicamente determinate zone potrebbero essere precluse alla visita (nella stagione dei monsoni alcuni hotel e località turistiche chiudono addirittura i battenti).
Eventi in India
L’India è uno stato famoso per la ricchezza dei suoi eventi e delle sue feste, talora sofisticate e ricercate, altre volte più povere ed essenziali, ma tutte unite dal denominatore comune della gioia e della spontaneità che contraddistingue questa popolazione, oltre ovviamente ad affluenze che rasentano l’incredibile e che potrebbero rappresentare un vero problema per il turista occidentale.
Se si viaggia in India in Ottobre, si può avere l’occasione di partecipare al Navaratri, festa di 9 giorni in onore della dea Durga. Durante i festeggiamenti si susseguono spettacoli e i carri allegorici sfilano lungo le strade.
È facile che si abbia sentito parlare del Festival Holi, la festa dei colori che celebra l’arrivo della primavera, durante la quale la gente si insegue per strada gettandosi polvere colorata addosso.
Da metà ottobre a metà novembre si festeggia invece il Deepavali, la Festa delle Luci: si potrà godere lo spettacolo di intere piazze ricoperte da lumini e candele in onore degli dei.
Uno degli eventi più famosi in assoluto è la Fiera dei Cammelli di Pushkar, nella regione del Rajastan. Si svolge in genere ad inizio novembre, dura una settimana e raduna decine di migliaia di persone e oltre 20.000 cammelli che saranno venduti, mostrati e attori di competizioni di ogni tipo. Per andare a vedere un evento del genere c’è da tenere in considerazione che ogni sistemazione in zona sarà esaurita da molto tempo prima e che ci sarà una densità di persone altissima, con possibili disagi.
Ma se volete il vero bagno di folla, la festa per eccellenza è religiosa, la Kumbh Mela. Si tratta del sacro pellegrinaggio Hindu che prevede l’immersione nel fiume sacro. Si svolge da oltre 1400 anni secondo un calendario complesso, di fatto circa una volta ogni 12 anni, e raduna qualcosa come 60/80 milioni di persone in circa un mese e mezzo, il che lo rende di gran lunga l’adunanza più grande del mondo. La prossima Kumbh Mela si terrà nel 2025, ma il turista è avvisato, si tratta di una esperienza suggestiva, ma anche estrema!